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Il fior, che colorò d'Adone il sangue:
Godea Pandora in rimirar le belle
180Forme del suo fedel quando improvvisa
L'orrida Gelosia videsi appresso:
Un gel sentissi al core intorno, e il pianto
Il volto, il seno ad inondar le cadde
Dalle meste pupille! ah fido amico
185Destati, disse, e l'empia Larva uccidi:
Balza in piè, volge intorno il guardo irato
Epimeteo in un punto, e nulla mira
Che degno sia del suo furore oggetto;
Ma un interno tumulto al sangue, a sdegno
190Lo sprona, e non fa donde a lui ne venga
La smania insana, che gl'inonda il core.
Non fu già questa la primiera, e sola
Prova dell'ira, ond'era Giove acceso;
Opra fu della Furia il crudo affanno,
195Ch'ebber le Ninfe in rimirar che invano
I cari Amanti richiamavan meste
Alle prime catene, al fuoco antico:
Le neglette Beltà della foresta
Erravan prive di conforto, e senza
200I fiori, onor di boschereccia fronte:
Nell'alme semplicette un fiero sdegno
Accese invidia cura, e in un momento
Furor divenne, e già d'atro pallore
Tinte cadevan vittime innocenti