Alcide il fiero che stupir la terra
Facea col grido delle prime imprese,
Che giva i mostri ad affrontare in guerra,
Trionfator d’orribili contese:
Passato il muro avea, che intorno serra
La Cittade regal d’alte difese
E per le vie frequenti, a passi tardi
Giva, traendo a se di tutti i guardi.
Smisurate ha le membra. Al tergo porta
Ruvida pelle di leon feroce,
Che affibbiata coll’unghia acuta e torta
Frena sul fianco l’agitar veloce:
Chioma ha ricciuta, e barba ispida e corta,
Accigliata la fronte, il guardo atroce,
Nerborute le braccia, e al guardo esposte
Sul largo petto l’eminenti coste.
Tremendo procedea con minacciosa
Andatura, e col capo alto e sicuro:
Nudo ha l’omero manco, e al destro posa
Un pesante troncon nocchiuto e duro.
Tra l’attonita gente e timorosa
Passa in tal guisa e per il volgo oscuro,
Che la persona di ammirar non cessa,
E piace altrui la sua ferocia istessa.