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ALCESTE REDIVIVIVA

POEMETTO

DI

BUONAMICO BUONAMICI

PISANO


     La tenera Pietà, soave in volto,
Me di dolente istoria or vuol cantore:
Prendo la cetra e la sua voce ascolto,
Che dolcemente mi susurra al core.
Bello è il suol di Tessaglia, è in esso accolto
Quanto l’aere e la terra ha di migliore:
Il virtuoso Admeto a questa in seno
Del Popolo Ferèo reggeva il freno.

     Padre assai più che Re, facea felici
Le genti sue con moderato impero,
Che paghe all’ombra di sì giusti auspici
Davan d’obbedienza omaggio vero,
Nè esatto men degli ospitali uffici
Osservator, giammai da se straniero
Senza doni ed onor partir non vide:
Tal era il Re, quando a lui giunse Alcide.