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     Lassate gli antri, i fonti, i stagni, i fiumi
Fauni leggieri, e voi pudiche Ninfe
Venite insieme Naiadi, e voi Numi
Albergator di mie turbate linfe,
Uscite fiere de’ spinosi dumi,
Secur da cani, e cacciatrici Ninfe,
A piagner seco lui selve vi chiama,
Ch’in voi lassato ha memorabil fama.

     Mena Diana il tuo virgineo coro,
Ministro a celebrar l’essequie giuste
A quel, di cui la forma, e il decoro
Corpo lodavi, e le forze robuste
O s’a un Ginetto reggea il freno d’oro,
O cinghiali affrontava in valli anguste
Cui ti degnasti dar spesso compagna,
Per certi gioghi, e per larga campagna.

     S’alcuna Ninfa è ’n voi selvette ombrose,
Ch’in braccio al mio Signor giacess’ignuda,
Quand’ei di cacciar stanco in l’amorose
Labbie volgea l’arida lingua nuda,
Cercate fra le piagge più nascose
Ove il pratel d’umor morbido suda,
A lagrimar venga la vita lieta,
Che di più la fruir morte le vieta.