45Per Anfitrite è di tua potestate
Certo argomento; ma qual meraviglia?
Per se medesimi son Numi benigni,
E tutti acconci ad apprezzar beltade;
Ma scendi un poco dell’Inferno al centro; 50Provati a saettar gli aspri macigni
Di quei petti feroci; assalta Bronte,
Piaga Piraemo, e fa, che sfoghi il core
Sterope amando in lusinghevol voci,
E d’alto allor ti cingerò la fronte. 55Se l’eccelso Pluton, Re degli orrori,
Non ha di che tementi, e s’egli a nome
Non conosce tuo stral, di che t’onori?
Amor, quando vedrò nell’ime parti
Del Tartaro profondo i tuoi decreti 60Farsi legge al Signor, che ivi governa,
lo dirò, che sei scarso in celebrarti.
Si disse Momo; ed ascoltando Amore
Turbava gli atti, ed a sembiante lieto
Cospargea non so qual nube nascosa; 65Poi tenne il guardo alquanto fiso, e volse
Sopra cose diverse il suo pensiero;
Al fin si scote, e spiega l’ali, come
Le dispiega augellin, quando s’accorge,
Che strali incocca l’appiattato arciero. 70Donna trovò, che Iniquitate ha nome.