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IL RAPIMENTO
DI PROSERPINA

POEMETTO

DEL

CHIABRERA

Mille prove d’Amor su mille cetre
Già si cantaro infra la vaga gente,
E crearo quei canti almo diletto:
Ora una Euterpe me ne torna a mente,
5Ciò fu quando Plutone ebbe nel petto
Fuoco più forte, che la fiamma inferna,
Onde involò di Proserpina il volto;
E di quelle bellezze ornò suo letto.
Donna, che d’Arno in riva il core hai volta
10Verso Ippocrene, e che non può sventura
Disviar da quei gioghi il tuo pensiero,
Porgi l’orecchio a mia canzon novella:
Tu seorger puoi di Pindo i bei segreti
Chiusi alla plebe, o fra le Aonie Dive
15Ad onta del destin, saggia Isabella.
Odo narrar sulle Castalie rive,
Che il superbo figliuol di Citerea