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IL DILUVIO
POEMETTO
DI GESNER
VERSIONE
DEL
CONTE PAGANI
Già le marmoree torri eran sepolte;
Già i neri flutti le lor moli immense
Rovesciavan sull’alte alpestri cime.
Dal profondo dell’acque un solo scoglio
La superba sua fronte alzava ancora.
Il nudo fianco percoteano ondosi
Cavalloni sonanti; e gl’infelici,.
Che ne’ trasporti lor d’esso la cima
Volean salir, spinger s’udiano al ciclo
Grida funeste e disperati accenti:
Che pronta ai piedi lor stavasi morte.
Dominatrice della gran procella.
Là del monte si sfascia una gran parte;
E col peso fatal d’afflitta gente
Piomba nei procellosi ingordi flutti.
Qua precipitan rapidi torrenti,