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dezza e nobiltà di stile, profondità ed aggiustatezza di politiche riflessioni, insomma per luminosa condotta e maestria spiegata dall’autore in tutta l’estensione dell’argomento; così che diresti, Livio e Tacito, aver trasfuse in una sola le distinte loro penne.
Fra le principali opere in prosa stampate si hanno di lui le seguenti:
Saggio sopra la Monarchia di Roma — Storia di due secoli famosi in Italia — De’ giuochi di sorte — Della falsa filosofia vol. II. — Apparecchio agli educatori — Della educazione continuata vol. II. — Boezio in carcere — Della condotta de’ letterati ec. — Dell’arte del suono — Elogi di Innocenzo V. Sommo Pontefice — Di Pier Lombardo — Del Cardinal Bona — Di Pier Romengo Poeta Cheriese — Dell’amor proprio — Del gran mondo — Il compleanno — Abozzi morali e molte altre, nelle quali tutte, oltre l’eleganza, e nerbo d’uno stile sempre fucoso, e filosofico, il più sodo attaccamento alla Religione, alla più pura morale ad ogni passo traluce.
Tra le poesie stampate si contano in un volume di nitida edizione Torinese del 1772. L’Italia Poemetto di quattro canti in verso sciolto — Il Messia egloga sacra. Il Vindsor Poemetto