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     60La notte che le cose ci nasconde
Tornava ombrata di stellato ammanto,
E l’usignuol sotto l’amate fronde
Cantando ripetea l’antico pianto,
Ma sola a’ sua lamenti Ecco risponde,
Ch’ogni altro augel quetato avea già ’l canto;
Dalla chimmeria valle uscian le torme
De’ Sogni negri con diverse forme.

     61E gioven che restati nel bosco erono,
Vedendo il cel già le sue stelle accendere,
Sentito il segno, al cacciar posa ferono;
Ciascun s’affretta a lacci e reti stendere,
Poi colla preda in un sentier si schierono:
Ivi s’attende sol parole a vendere,
Ivi menzogne a vil pregio si mercono;
Poi tutti del bel Giulio fra sé cercono.

     62Ma non veggendo il car compagno intorno,
Ghiacciossi ognun di subita paura
Che qualche cruda fera il suo ritorno
Non li ’mpedisca o altra ria sciagura.
Chi mostra fuochi, chi squilla el suo corno,
Chi forte il chiama per la selva oscura,
Le lunghe voci ripercosse abondono,
E Giulio Giulio le valli rispondono.