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     45Con lei sen va Onestate umile e piana
Che d’ogni chiuso cor volge la chiave;
Con lei va Gentilezza in vista umana,
E da lei impara il dolce andar soave.
Non può mirarli il viso alma villana,
Se pria di suo fallir doglia non have;
Tanti cori Amor piglia fere o ancide,
Quanto ella o dolce parla o dolce ride.

     46Sembra Talia se in man prende la cetra,
Sembra Minerva se in man prende l’asta;
Se l’arco ha in mano, al fianco la faretra,
Giurar potrai che sia Diana casta.
Ira dal volto suo trista s’arretra,
E poco, avanti a lei, Superbia basta;
Ogni dolce virtù l’è in compagnia,
Biltà la mostra a dito e Leggiadria.

     47Ell’era assisa sovra la verdura,
Allegra, e ghirlandetta avea contesta
Di quanti fior creassi mai natura,
De’ quai tutta dipinta era sua vesta.
E come prima al gioven puose cura,
Alquanto paurosa alzò la testa;
Poi colla bianca man ripreso il lembo,
Levossi in piè con di fior pieno un grembo.