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     33Ah quanto a mirar Giulio è fiera cosa!
Rompe la via, dove più il bosco è folto,
Per trar di macchia la bestia crucciosa,
Con verde ramo intorno al capo avvolto,
Con la chioma arruffata, e polverosa,
E d’onesto sudor bagnato il volto;
Ivi consiglio a sua bella vendetta
Prese Amor, che ben loco, e tempo aspetta.

     34E con sue man di lieve aer compose
La immagin d’una Cerva altiera e bella,
Con alta fronte, con corna ramose,
Candida tutta, leggiadretta, e snella:
E come tra le fere paventose
Al giovan cacciator si offerse quella,
Lieto spronò il destrier per lei seguire,
Pensando in breve darle agro martire.

     35Ma poi che invan dal braccio il dardo scosse.
Del foder trasse fuor la fida spada,
E con tanto furor il corsier mosse
Che ’l bosco folto sembrava ampia strada:
La bella fiera, come stanca fosse,
Più lenta tuttavia par che sen vada:
Ma quando par che già la stringa, o tocchi,
Picciol campo riprende avanti agli occhi.