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Eccoti un gran miracolo apparire
Qui, che s’ei fosse sopra corpi umani,
S’affretterebbon le pietose madri
Di sospender le cere, e i voti al tempio.
Dico, ch’allor vedrai tornar la vita
A quel defunto popolo sommerso,
Il cui principio non appare al senso:
Come interviene a chi tien gli occhi fisi,
Credendosi vedere aprirsi un fiore.
Che pria nell’api il tremolar de’ corpi
Si vede, e poscia il mormorar si sente,
Subito, e lo stridor dell’ale pitte;
Onde levate in aria, e fatta schiera,
Risuscitate dall’orribil morte,
Ritornano a veder gli aviti regni.
Ma tempo è ch’io ritorni al tristo Oreste,
Con più sublime, e lagrimoso verso;
Come conviensi ai tragici coturni.