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Giacchè entrambe del gran conflitto entrambe
Delle vittrici Cheriesi squadre
Foste ad un tempo e spettatrici e preda.
Chi tutte potrà poi ad una ad una
Le celebri narrar pugne e sconfitte
Onde di Monferrato al gran Marchese
Ruppe le tante volte aste e bandiere
Il maggior oste allora, il più temuto
Infestator, che d’ostinato e vano
Prurito ardea d’assoggettar coll’armi
Questa nobil città, cui salde mura,
E larghe fosse, e ben munite rocche
E folta selva di ventose torri
Ognor veglianti a sua difesa e scampo
Rendean sicura, ed a rispinger atta
De’ suoi fieri aggressor gl’insulti, e l’ire.
O de’ nostr’Avi adunque ombre felici,
Che in sen miraste a questo patrio nido
Fiorir grandezza, autorità, decoro,
E il bel consorzio di que’ tanti Eroi
Fuvvi dato fruir, e ad una ad una
Le vittorie, i trofei, le prodi imprese
Annoverar, onde alla patria amata
Di gloria e di splendor l’ampio n’emerse
Immortale retaggio, e il chiaro suono.
Ma di gran lunga noi più fortunati,
Cui con tardi natali il ciel prescelse