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     Primo dunque di Senso il pregio innato 1
T’è d’uopo, e ch’abbia a te Natura in petto
Pieghevol fibra ad ogni impulso dato.
     Da sensi esterni il ricevuto oggetto,
Ch’a pinger s’ha, deve con forte scossa
All’interno passar, che senso ho detto.
     Da questo all’alma, che vuol esser mossa,
Come per mezzo ei dee con pari forza
Portarsi, ond’ella al par ne resti scossa.
     Che tale è ’l nodo, ch’all’esterna scorza
Lega l’alma, ch’ognor mutuo diviene
Ogni lor moto, e l’uno l’altro afforza.
     Or tu, che bevi alle Pierie vene,
Se, poichè ’l concepisti, altrui pur vuoi
Oggetto pinger, come più conviene,
     S’uopo è che quel per via de’ carmi tuoi
Tal faccia impression, che tu presente
All’Uditor lo renda, e a’ sensi suoi,

  1. Per Senso vuolsi quivi intendere la facoltà di sentire, o per cui s’imprimono le sensazioni nell’anima originate dai sensi esterni, che pare impropriamente si chiamino sensi, non essendo che gli organi, per cui si eccita il senso, e si mette in azione.