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     18Vanno spiando gli animi gentili,
Che son dolce esca all’amoroso foco;
Sopr’essi batton forte i lor fucili
E fangli apprender tutti a poco a poco:
L’ardor di Marte ne’ cuor giovenili
S’affige, e quelli infiamma del suo gioco;
E mentre stanno involti nel sopore
Pare a’ giovan far guerra per Amore.

     19E come, quando il Sole i Pesci accende,
Di sua virtù la terra è tutta pregna;
Che poscia Primavera fuor si stende,
Mostrando al ciel verde e fiorita insegna:
Così ne’ petti, ove il lor foco scende,
S’abbarbica un disio, che drento regna,
Un disio sol d’eterna gloria e fama,
Che l’infiammate menti a virtù chiama.

     20Esce sbandita la viltà d’ogni alma,
E ben che tarda sia, pigrizia fugge,
A libertate l’una e l’altra palma
Legan gli Amori, e quella irata rugge:
Solo in disio di gloriosa palma
Ogni cuor giovenil s’accende, e strugge,
E dentro al petto sopito dal sonno
Gli spiriti d’amor posar non ponno.