che nasce covitisa; 2745ché quando per neghienza
non si truova potenza
di fornir sua dispensa,
immantenente pensa
come potesse avere 2750sí dell’altrui avere,
che fornisca suo porto
a diritto ed a torto.
Ma colui c’ha divizia,
sí cade in avarizia, 2755che, dove de’, non spende,
e giá l’altrui non rende,
anz’ha paura forte,
ch’anzi che vegna a morte,
l’aver gli vegna meno, 2760e pur istringe ’l freno.
Cosí raspisce e fura,
e dá falsa misura,
e peso frodolente,
e novero fallente, 2765e non teme peccato
d’avistar suo mercato,
né di cometter frode;
anzi ’l si tene in lode
di nasconder lo sole, 2770e per bianche parole
inganna altrui sovente,
e molto largamente
promette di donare,
quando nol crede fare. 2775E un altro per empiezza
ala zara s’avezza,
e giuoca con inganno;
e per far l’altrui danno
sovente pigna ’l dado,