2250né la ’nsegna né ’l nome.
Ma io m’asicurai,
e tanto inanzi andai,
che io vidi al postutto
e parte, e mezzo, e tutto. 2255E vidi molte genti,
cui liete, e cui dolenti.
E davanti al segnore
parea che gran romore
facesse un’altra schiera. 2260E ’n una gran carriera
io vidi dritto stante
ignudo un fresco fante,
ch’avea l’arco e li strali,
e avea penne ed ali. 2265Ma neente vedea,
e sovente traea
gran colpi di saette,
e lá dove le mette
convien che fora paia 2270chi che periglio n’aia.
E questi, al buon ver dire,
avea nome Piacere.
E quando presso fui,
io vidi intorno a lui 2275quatro donne valenti
tener sopra le genti
tutta la segnoria;
e dela lor balia
io vidi quanto e come, 2280e so di lor lo nome:
Paura, e Disianza,
e Amore, e Speranza.
E ciascuna in disparte
adovera su’ arte 2285e la forza e ’l savere,