Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/74

68 poemetti allegorico-didascalici

     2250né la ’nsegna né ’l nome.
Ma io m’asicurai,
e tanto inanzi andai,
che io vidi al postutto
e parte, e mezzo, e tutto.
     2255E vidi molte genti,
cui liete, e cui dolenti.
E davanti al segnore
parea che gran romore
facesse un’altra schiera.
     2260E ’n una gran carriera
io vidi dritto stante
ignudo un fresco fante,
ch’avea l’arco e li strali,
e avea penne ed ali.
     2265Ma neente vedea,
e sovente traea
gran colpi di saette,
e lá dove le mette
convien che fora paia
     2270chi che periglio n’aia.
E questi, al buon ver dire,
avea nome Piacere.
E quando presso fui,
io vidi intorno a lui
     2275quatro donne valenti
tener sopra le genti
tutta la segnoria;
e dela lor balia
io vidi quanto e come,
     2280e so di lor lo nome:
Paura, e Disianza,
e Amore, e Speranza.
E ciascuna in disparte
adovera su’ arte
     2285e la forza e ’l savere,