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66 | poemetti allegorico-didascalici |
XIX
Or si ne va ’l maestro
per lo camino a destro,
pensando duramente
intorno al convenente
2185dele cose vedute;
e son magior essute
ch’io non so divisare.
E ben si dee pensare
chi ha la mente sana
2190od ha sale ’n dogana,
che ’l fatto è smisurato,
e troppo gran dittato
sarebe a ricontare.
Or voglio intralasciare
2195tanto senno e savere
quant’io fui a vedere,
e contar mio viagio,
come ’n calen di magio,
passati valli e monti
2200e boschi e selve e ponti,
io giunsi in un bel prato
fiorito d’ogne lato,
lo piú ricco del mondo.
Ma or parea ritondo,
2205ora avea quadratura,
ora avea l’aria scura,
ora e chiara e lucente;
or vegio molta gente,
or non vegio persone,
2210or vegio padiglione,
or vegio case e torre.
L’un giace, e l’altro corre,
l’un fuge, e l’altro caccia,