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il tesoretto 55

che lo sapie innorare
ciascun per lo suo stato.
Siene sí apensato,
     1795e del piú, e del meno,
che tu non perde freno.
Ma giá a tuo minore
non render piú onore
ch’a lui si ne convenga,
     1800né ch’a vil te ne tenga.
Però, s’egli è piú basso,
va sempre inanzi un passo.
E se vai a cavallo,
guárdati d’ogne fallo;
     1805e se vai per cittade,
consiglioti che vade
molto cortesemente;
cavalca bellamente,
un poco a capo chino,
     1810ch’andar cosí ’n disfreno
par gran salvatichezza;
e non guardar l’altezza
d’ogne casa che truove;
guarda che non ti move
     1815com’on che sia di villa;
non guizzar com’anguilla,
ma va sicuramente
per via e tra la gente.
Chi ti chiede in prestanza,
     1820non fare adimoranza,
se tu li vuol prestare.
Nol far tanto penare,
che ’l grado sia perduto
anzi che sia renduto.
     1825E quando se’ in brigata,
seguisci ogne fiata
or via e lor piacere,