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42 | poemetti allegorico-didascalici |
né che lingua potesse
divisar lor grandore,
né ’l bene, né ’l valore.
1335Però piú non ne dico,
ma sí pensai con meco
che quatro n’ha tra loro
cui io credo ed adoro
assai piú coralmente,
1340perché lor convenente
mi par piú grazioso
e ala gente in uso:
Cortesia e Larghezza
e Leanza e Prodezza.
1345Di tutte e quatro queste
lo puro sanza veste
dirò in questo libretto;
dell’altre non prometto
di dir, né di rimare,
1350ma chi ’l vorrá trovare,
.cerchi nel Gran Tesoro,
ch’io farò per coloro
c’hanno lo cor piú alto.
Lá farò grande salto
1355per dirle piú distese
nella lingua franzese.
XV
Ond’io ritorno omai
per dir come trovai
le tre a gran dilizia
1360in casa di Giustizia,
che son sue discendenti
e nate di parenti.
E io m’andai da canto