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40 | poemetti allegorico-didascalici |
XIV
E io, ch’avea ’l volere
di piú certo sapere
1265la natura del fatto,
mi mossi sanza patto
di domandar fidanza,
e trassimi al’avanza
dela corte magiore,
1270che v’è scritto ’l tenore
d’una cotal sentenza:
«Qui demora Prodenza,
cui la gente in volgare
suole senno chiamare».
1275E vidi nela corte,
lá dentro fra le porte,
quatro donne reali
che ’n corte principali
tenean ragione ed uso.
1280Poi mi tornai lá giuso
a un altro palazzo,
e vidi in bello stazzo
scritto per sottiglianza:
«Qui sta la Temperanza,
1285cui la gente talora
suole chiamar misura».
E vidi lá d’intorno
dimorare a sogiorno
cinque gran principesse,
1290e vidi ch’elle stesse
tenean gran parlamento
di ricco insegnamento.
Poi, nell’altra magione,
vidi in un gran petrone
1295scritto per sottigliezza: