Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/360

354 poemetti allegorico-didattici

da lui, ch’egli è di parte
che, chi da lu’ si parte,
e’ fugge e sí va via.
Or non tener sua via100
se vuo’ da lu’ campare;
e se non, mal camp’are,
che biado non vi grana,
anzi perde la grana
chiunque la vi getta.105
Per Dio, or te ne getta
di quel falso diletto,
e fa che si’ a diletto
del mi’, ched egli è fine,
che dá gioia sanza fine.110
Lo dio dov’hai credenza
non ti fará credenza
se non come Fortuna.
Tu se’ in gran fortuna
se non prendi buon porto115
per quel ched i’ t’ho porto,
ed a me non t’apprendi
e ’l mi’ sermone apprendi.
Or mi rispondi e dí,
ch’egli è ancor gran dí120
a farmi tua risposta;
ma non mi far ri’ ’sposta
a ciò ch’i’ ho proposato.
Di’ tu, se pro’ posat’ho».
E, quand’i’ ebbi intesa125
Ragion, ch’è stata intesa
a trarmi de la regola
d’Amar, che ’l mondo regola,
i’ le dissi: «Ragione,
i’ ho salda ragione130
con Amor, e d’accordo
siam ben del nostro accordo,