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30 | poemetti allegorico-didascalici |
920e di notte e di giorno
avere studio e cura
in ogne creatura
ch’è sotto mio mestero.
E faccio a Dio preghero
925che ti conduca e guidi,
e ’n tutte parti fidi.
XI
Apresso esta parola
voltò ’l viso e la gola,
e fecemi senbianza
930che sanza dimoranza
volesse visitare
e li fiumi e lo mare.
E sanza dir fallenza,
ben ha grande potenza.
935Ché s’io vo’ dir lo vera,
lo suo alto mistero
è una maraviglia.
Ché ’n un’ora compiglia
e cielo e terra e mare,
940compiendo suo affare.
Ché ’n cosí poco stando,
al suo breve comando
io vidi apertamente,
come fosse presente,
945li fiumi principali,
che son quatro, li quali,
secondo ’l mio aviso,
movon di Paradiso.
Ciò son Tigre, e Fison,
950e Ofrade, e Gion.
L’un se ne passa a destra,