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306 | poemetti allegorico-didascalici |
CL
La Vecchia.
«Molto mi dolea il cuor quand’i’ vedea
che l’uscio mio stava in tal soggiorno!
Che vi solea aver tal pressa ’ntorno
4che tutta la contrada ne dolea;
ma quanto a me, e’ non me ne calea,
ché troppo piú piacea loro quel torno;
ch’i’ era allora di sí grande attorno
8che tutto quanto il mondo mi’ parea.
Or convenia che di dolor morisse,
quand’i’ vedea que’ giovani passare,
11e ciaschedun parea che mi schernisse.
Vecchia increspata mi facean chiamare
a colu’ solamente che giadisse
14piú carnalmente mi solea amare.»
CLI
La Vecchia.
«Ancora d’altra parte cuore umano
non penserebbe il gran dolor ch’i’ sento
tratutte l’ore ch’i’ ho pensamento
4de’ be’ basciar, che m’hanno dato mano.
Ogni sollazzo m’è oggi lontano,
ma non ira e dolori e gran tormento:
costor sí hanno fatto saramento
8ch’i’ non uscirò lor mai di tra mano.
Or puo’ veder com’i’ son arrivata,
né al mi’ mal non ha altra cagione,
11se non ched i’ fu’ troppo tosto nata.
Ma sappie ched io ho ferma intenzione
ch’i’ sarò ancora per te vendicata,
14se tu ben riterrai la mia lezione.»
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