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il tesoretto | 25 |
di tutto lo ’ntelletto,
e la forza d’aprendere
quello che puoi intendere.
755In mezzo è la ragione,
e la discrezione,
che cerne ben da male,
e lo torto, e l’iguale.
Di dietro sta con gloria
760la valente memoria,
che ricorda e ritene
quello che ’n essa vene.
Cosí, se tu ti pensi,
son fatti cinque sensi,
765di quai ti voglio dire:
lo vedere, e l’udire,
l’odorare, e ’l gostare,
e da poi lo toccare.
Questi hanno per ofizio
770che lo bene, e lo vizio,
li fatti, e le favelle
ritornano ale celle
ch’i’ v’agio nominate,
e loco son pensate.
VIII
775Ancor son quatro omori
di diversi colori,
che per la lor cagione
fanno la complessione
d’ogne cosa formare
780e sovente mutare.
Sí come l’uno avanza,
l’altr’è in sua possanza;
ché l’una è ’n segnoria