Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
280 | poemetti allegorico-didascalici |
XCVIII
Falsembiante.
«Sed e’ ci ha guari di cota’ lupelli,
la Santa Chiesa sí è mal balita,
po’ che la sua cittá è assalita
4per questi apostoli, ch’or son, novelli.
Ch’i’ son certan, po’ ch’e’ son suo’ rubelli,
ch’ella non potrá esser guarentita:
presa sará sanza darvi fedita
8né di trabocchi né di manganelli.
Se Dio non vi vuol metter argomento,
la guerra sí fie tosto capitata,
11sí ch’ogne cosa andrá a perdimento:
ed a me par che l’ha dimenticata,
po’ sòffera cotanto tradimento
14da color a cui guardia l’ha lasciata.»
XCIX
Falsembiante.
«Sed e’ vi piace, i’ sí m’andrò posando,
sanza di questi fatti piú parlare;
ma tuttor sí vi vo’ convenenzare
4che tutti i vostri amici andrò avanzando,
ma’ che con meco ciascun vada usando:
sí son e’ morti se nol voglion fare;
e la mia amica convien onorare,
8o ’l fatto loro andrá pur peggiorando.
Egli è ben ver ched i’ son traditore,
e per ladron m’ha Dio pezz’ha giuggiato,
11perch’i’ ho messo il mondo in tanto errore.
Per molte volte mi son pergiurato;
ma i’ fo il fatto mio sanza romore,
14sí che nessun se n’è ancora addato.»