Èvi con .x. lo re Tofilusso, 257
con grande pregio onorato signore;
e con cinquanta il re Corripilusso,
con ricca gente di nobel valore;
cinquanta Santipusso e Anfimacusso,
re de l’Arisa, fuoro a grand’onore;
fuorvi d’Elide, la selvaggia terra,
xj. legni ben forniti a guerra;
buon’galeotti avea il combattitore.
E ’l buon Diomedesse e Cielimusso 258
vi fuoron con cinquanta ben armate;
e fu con loro Erdenelausso;
Pollibitè n’ha .vij. rassegnate;
e con cinquanta il re di Cipri Innusso;
quelle fuôr navi a vele, incastellate;
Meneceusso duca con cinquanta,
e nove Proteùs men di quaranta;
cinquantadue son que’ l’hanno menate.
E tutto v’è dipinto a fin colori, 259
com’ad Attena fu ’l raunamento;
e come i Greci chiamaron signore
Agamennone in grido e ’n parlamento;
alto re, nobil, di grande valore,
ricco possente con bell’armamento;
dieder le ’nsegne ed ordinâr la guerra,
entraro in mare, partîrsi di terra:
da guerra aveano ogni bell’argomento.
Mosser d’Attena, le vele collaro, 260
vocando forte con diritti venti;
ogn’ammiraglio saggio e marinaro,
con galeotti e con soprassaglienti;
cantando, in gran bonaccia il mar passaro,