perch’Antenor sua suora richiedea;
ed èvi com’a Troia ritornaro,
con le lade risposte che trovaro,
e com’Ettòre a’ suoi contradicea.
D’intaglio v’è Cassandra profetessa, 250
com’ella profetò tutta la mena;
èvi ’l tempio Appollino e la deessa,
ed un poeta che gran duol dimena;
fu la vendetta in Parigi commessa,
onde’ Troian’ soffriron mortal pena;
fu presa Alena adorante la Diana,
nell iso]a di Siteri lontana,
onde ’l re Menelau gran duol dimena.
La bell’Alena v’è che ne menaro, 251
con .xxx. navi, a Troia in gran burbanza;
con gran festa a Parigi la sposaro,
ond’ebbero i Troian gran malenanza.
Poi v’è Polùs e Castor ch’annegaro,
ch’ierano entrati in mar per la vengianza;
ch’andavan per riaver la suora Alena;
rupper le vele e fransero in gran pena,
onde fu ’n Grecia grande conturbanza.
E poi si mosse il buon Diomedesse, 252
al re Priàn, per Alena la bella;
e ’n sua compagna fu ’l buon Olizesse,
chieser l’ammenda e rivolevan quella.
Piaùs e Telamòn e Diomedesse
invitar l’oste per venire ad ella,
il re Protesselau e ’l buon Nestore,
ed Accille ne fue ragunatore;
mandâr per tutta Grecia la novella.
I gran re, i daca, i conti e’ gran’ baroni 253
di Grecia fecer grande assembiamento;