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Al novel tempo e gaio del pascore, 1
che fa le verdi foglie e’ fior’ venire;
quando li augelli fan versi d’amore,
e l’aria fresca comincia a schiarire;
le pratora son piene di verdore,
e li verzier’ cominciano ad aulire;
quando son dilettose le fiumane,
e son chiare surgenti le fontane,
e la gente comincia a risbaldire;
che per lo gran dolzor del tempo gaio 2
sotto le ombre danzan le garzette;
nei bei mesi d’aprile e di maio
la gente fa di fior’ le ghirlandette;
donzelli e cavalier’ d’alto paraio
cantan d’amor novelle canzonette;
cominciano a gioire li amadori,
e fanno dolzi danze i sonatori,
e son aulenti rose e violette;
ed io, stando presso a una fiumana, 3
in un verziere, all’ombra d’un bel pino,
(d’acqua viva aveavi una fontana,
intorneata di fior gelsomino)
sentía l’aire soave a tramontana,
udia cantar li augelli in lor latino;
allor sentío venir dal fin Amore
un raggio che passò dentro dal core,
come la luce ch’appare al matino.