Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 78 — |
A tutta prima, in quella ch’e’ parlava, ebbevi tra quel gruppo numeroso un leggiero movimento innanzi, nella direzione dell’intruso personaggio; il quale in un attimo fu sulle loro orme, — e adesso con passi liberi e solenni s’andava di più in più accostando alla persona del principe. Se non che, per effetto d’un terrore vago, misterioso, indefinibile, che l’audacia insensata della maschera aveva sparso su tutta la società, non si trovò qui più uomo che valesse a porgli addosso le mani, e frenarlo; per cui l’essere strano non trovando ostacolo alcuno innanzi a sè, scivolò a due passi della persona del principe; e, nell’atto che quella moltitudine immensa, quasi obbedendo ad un movimento solo ed istantaneo, dal centro della sala si accalcava sui muri, proseguì interrottamente il suo cammino, con lo stesso incesso solenne e misurato ond’erasi dal prim’istante fatto notare e corse dalla camera turchina alla camera color porpora — dalla camera color porpora alla camera verde — dalla camera verde a quella color arancio — da questa alla bianca, e dalla bianca alla violetta, prima che un solo di essi, rinvenendo, avesse potuto fare un movimento decisivo per arrestarlo.
Tuttavia, fu proprio in questa che, esasperato dalla rabbia e dall’onta della sua momentanea pusillanimità, il principe Prospero precipitosamente slanciossi a traverso le restanti sei camere, senza che alcuno de’ suoi gli andasse dietro: viltà fatale! — poichè un terrore intenso, inesprimibile di morte aveva avvinghiato tutti nella sua atmosfera di ghiaccio. Il principe brandiva un pugnale nudo, e di tutto impeto erasi avvicinato a una distanza di tre o quattro piedi dal fantasma che, cedendo, si