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d’un tratto superbamente sfolgoreggiante alla mia vista. — Ohimè! io provai il capogirlo allor che vidi quelle vecchie e grosse muraglie spaccarsi.
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E successe un frastuono prolungato, un fracasso tumultuoso simile alla voce spaventosamente scrosciante di mille cateratte, — ed il profondo e corrotto stagno, lì a poca distanza, mestamente e silenziosamente si distese, allagandole, sulle rovine della Casa Usher.