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sì, gli anni possono passare, ma il ricordo di quell’istante, mai! — mai! Ah! i fiori e la vita non erano per me cose sconosciute, e l’aconito ed il cipresso dì e notte mi copersero della loro ombra. Ed io smarii ogni senso di tempo e di luogo, e le stelle del mio destino disparvero dal cielo, e da quel momento la terra si avvolse di tenebra, ed ogni terrena forma mi scivolava di presso a mo’ di fantasime vagolanti, tra’ cui non ne scorgeva che una, — Morella! E i venti del firmamento non sospiravano che un suono alle mie orecchie, e il sordo muggito del mare incessantemente mormorava: — Morella! —

Ed ella morì, ed io con le mie proprie mani la portai nella fossa; — e risi d’un riso amaro e lungo, quando, nella tomba ove deposi la seconda, io non iscoversi traccia alcuna della prima — Morella.