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contrastabilmente e invariabilmente per tutti umanitario e civile.

Tuttavia è qui pregio il notare che la singolarità d’uno scrittore non vale sempre a riflettere l’indole speciale d’un popolo; avvegnachè di spesso i requisiti delle sue facoltà, rifiutando ogni norma stabilita dall’uso o consecrata da’ principii, rivelino piuttosto una prerogativa nobilissima e svariatissima dell’individuo, riottosa ad ogni freno e legge, anzi che una partecipazione o derivanza d’uno spiccato carattere della propria razza.

Allora, cotali individui entrano a rappresentare nel campo letterario quanto di più volubile o lato esservi possa nelle elocubrazioni della mente; e, maestri abilissimi nell’arte d’esporre le più minute e cangianti parvenze del pensiero, usano i modi mirabili del fantastico a trarre, a commuovere, ad affascinare gli animi. — E qual più valente coloritore del letterato e del poeta, visionari per eccellenza, interpreti sagaci e geniali de’ più intimi entusiasmi, ministri primissimi e fecondi d’ogni più varia ragion dello spirito e del cuore?

Tra le nazioni che per ispeciale tendenza di natura sieno maggiormente tratte a quelle grandiose e strane manifestazioni dello spirito, certo è da annoverarsi in modo singolare la tedesca; la quale o per leggi dell’antica sua mitologia,