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— Abbiamo avuto qui un bel tipo — disse un signore grassoccio, seduto alla mia destra — che credeva di essere una teiera; e sia detto incidentalmente, non è curioso, che codesta singolare idea si pianti tanto spesso nel cervello dei pazzi? Forse non esiste in Francia una sola casa come questa che non possa fornire una teiera umana.

«Il nostro signore era una teiera di fabbricazione inglese, e aveva cura di lucidarsi da sè, ogni mattina, con una pelle di daino e del bianco di Spagna.

— E poi — disse un omaccione, seduto di fronte a me — abbiamo avuto anche, non molto tempo fa, un individuo che si era cacciato in testa di essere un asino, la qual cosa, metaforicamente parlando, direte voi, era perfettamente vera. Quell’ammalato stancava tutti, e dovevamo far molta fatica per impedirgli di sorpassare i limiti. Per molto tempo, non volle mangiare altro che dei cardi; ma riuscimmo a guarirlo da quell’idea fissa, insistendo, appunto, perchè non avesse altro cibo che quello. Per tutta la giornata la sua unica occupazione, consisteva nel tirar calci, all’indietro... così... guardate... così!...

— Signor de Koch! Vi sarò molto grata, se cercherete di moderarvi! — interruppe allora una vecchia signora, seduta accanto all’oratore. — Tenete per voi, ve ne prego, le vostre pedate! Mi avete sciupata la mia veste di broccato! È