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Allora, precipitandosi con tutta la forza di cui era capace sulla botte piena di birra d’ottobre e di Hugh Tarpaulin, la rovesciò in un attimo, e la fece rotolare. Ne eruppe un diluvio di birra tanto furioso, tanto impetuoso, tanto invadente, che la sala fu inondata da un muro all’altro — la tavola si ribaltò con tutto ciò che v’era sopra — i cavalletti furono scaraventati a gambe all’aria — il gran vaso di punch andò a finire nel camino — e le dame furono prese da crisi di nervi. Mucchi di oggetti funebri si sfasciavano e galleggiavano qua e là. I vasi, i boccali, le grosse bottiglie vestite di giunchi, cozzavano fra loro in un terribile parapiglia, e i fiaschi cozzavano, contro le borracce corazzate di corda. L’uomo dalle angosce rimase annegato al suo posto — il piccolo gentiluomo paralitico navigava al largo nella sua bara — e il vittorioso Legs, afferrata pei fianchi la dama idropica, si precipitò con lei nella via e puntò la prua direttamente verso il Free and Easy, prendendo bene il vento e rimorchiando il formidabile Tarpaulin, che, dopo aver starnutato tre o quattro volte, ansava e soffiava dietro di lui, traendo seco l’arciduchessa Ana-Peste.