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santissima condanna! — gridarono tutti insieme i membri della famiglia Peste.
Il re fece agire la sua fronte in innumerevoli grinze; il vecchio omiciattolo gottoso sbuffò come un soffietto; la dama dal sudario di lino fece oscillare il proprio naso a destra e a sinistra; il gentiluomo in mutande agitò convulsivamente le orecchie; la dama idropica spalancò la bocca come un pesce in agonia; e l’uomo dalla bara di mogano sembrò ancora più rigido e strabuzzò gli occhi verso il soffitto.
— Uh! Uh! ― fece Tarpaulin, sbellicandosi dal ridere, senza curarsi dell’agitazione generale. — Uh! Uh! Uh! — Uh! Uh! Uh! — lo dicevo, quando il signor re m’ha interrotto, che la questione dei due o tre galloni di black-strap in più o in meno, era cosa da nulla per una solida barca come me, non ancora eccessivamente carica; — ma, dato che si tratta di bere alla salute del Diavolo (che Dio possa assolverlo!) e d’inginocchiarmi davanti alla brutta Maestà qui presente, la quale, lo so, non è altri che Tim Hurlygurly, il pagliaccio! — oh! in questo caso la faccenda cambia aspetto e supera assolutamente i miei mezzi e il mio comprendonio!...
Non gli fu permesso di finire tranquillamente il suo discorso. Al nome di Tim Hurlygurly, tutti i convitati balzarono sui loro scanni.
— Tradimento! — urlò Sua Maestà il re Peste.