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e Sua Altezza serenissima l’arciduchessa Ana-Peste.
«Quanto alla vostra domanda — soggiunse — relativamente agli affari che trattiamo qui, in consiglio, ci sarebbe facile rispondere che essi si riferiscono a nostri interessi regali e privati, e che, non riferendosi ad altro, non hanno importanza per altri che per noi. Ma, considerando i riguardi che potreste rivendicare nella vostra qualità di ospiti e di stranieri, ci degneremo anche di spiegarvi che noi siamo qui, questa notte (dopo profonde ricerche ed accurate investigazioni) per esaminare, analizzare e determinare perentoriamente lo spirito indefinibile, le incomprensibili qualità e la natura di questi inestimabili tesori della bocca, vini, birra e liquori della eccellente metropoli in cui ci troviamo, e per contribuire in tal modo ad accrescere l’autentica prosperità di quel sovrano che non è di questo mondo, che regna su tutti noi, i cui dominî non hanno limiti, e che si chiama La Morte!
— E che si chiama Davy Jones! — esclamò Tarpaulin, porgendo alla dama che aveva accanto un cranio pieno di liquore fino all’orlo, ed empiendone un altro per sè.
— Profano briccone! ― disse il presidente, rivolgendo allora la sua attenzione verso il bravo Hugh; — profano ed esecrabile furfante! — Dicevamo che in considerazione di quei diritti che non ci sentiamo affatto disposti a violare, nem-