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Verso la metà, circa, di una notte del mese d’ottobre, sotto il regno cavalleresco di Edoardo III, due marinai appartenenti all’equipaggio del Free and Easy, goletta mercantile che faceva servizio fra l’Ecluse (Belgio) e il Tamigi, e che allora era ancorata in questo fiume, furono meravigliatissimi di trovarsi seduti in una taverna della parrocchia di Sant’Andrea, a Londra, — la quale taverna aveva per insegna il ritratto di un Allegro Lupo di mare.

La sala, benchè fosse mal costruita, annerita dal fumo, bassa di soffitto, e simile d’altronde a tutte le bettole di quell’epoca, era, secondo l’opinione dei grotteschi gruppi di bevitori sparsi qua e là, sufficientemente adatta al suo scopo.

Di quei gruppi, i nostri due marinai formavano a parer mio il più interessante, se non il più notevole.

Quello che sembrava il più anziano, e che dal