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strofe del dramma. Siccome i gridi, gli urli e i chicchirichì erano le sole forme di resistenza, i soli ostacoli opposti agli sforzi degli assedianti, due finestre furono molto rapidamente e quasi simultaneamente sfondate. Ma non dimenticherò mai le sensazioni di sbalordimento e d’orrore che provai quando vidi balzare nella sala dalle finestre e avventarsi tumultuosamente in mezzo a noi, agitando piedi e mani e artigli, un vero esercito urlante di mostri, che dapprima mi sembrarono degli scimpanzè, degli orang-utan o dei grossi babbuini neri del Capo di Buona Speranza!

Ricevetti una terribile scarica di pugni, dopo la quale mi appiattai sotto un divano, per rimanervi senza più muovermi. Dopo esser rimasto in quel rifugio per circa un quarto d’ora, durante il quale ascoltai attentissimamente ciò che avveniva nella sala, ottenni finalmente, con l’epilogo, una soddisfacente spiegazione di quella tragedia.

Il signor Maillard, narrandomi la storia del pazzo che aveva indotti i suoi compagni alla ribellione non aveva fatto altro che raccontarmi le sue imprese. Egli era stato realmente, due o tre anni prima, direttore dello stabilimento; poi era impazzito, e così era passato nel numero degli ammalati. Questo fatto non era noto al compagno di viaggio che mi aveva presentato a lui. I guardiani, che erano dieci, erano stati pronta-