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sostituita. Era una cura veramente ammirabile, semplice, pulita, proprio deliziosa... Era...
A questo punto, le osservazioni del mio ospite furono improvvisamente interrotte da un nuovo scoppio di urli, simili a quelli che già ci avevano sconcertati. Questa volta, però, sembrava che quegli urli fossero emessi da gente che si avvicinava rapidamente.
— Mio Dio! — esclamai; — certo i pazzi son riusciti ad evadere!
— Temo che abbiate ragione! — disse il signor Maillard, diventando pallidissimo.
Aveva appena finita la sua frase, allorchè un gran vocìo con molte imprecazioni, s’udì sotto alle finestre; e, immediatamente dopo, divenne evidente che alcuni individui, dal di fuori, cercavano di entrare per forza nella sala. La porta veniva percossa con qualche cosa che doveva essere una specie di ariete o un enorme martello, e le imposte venivano squassate e spinte con straordinaria violenza.
Seguì allora una scena della più orribile confusione. Il signor Maillard, destando in me il massimo stupore, si cacciò sotto la credenza. Mi sarei aspettato, da parte sua, un contegno più energico. I membri dell’orchestra, che già da un quarto d’ora sembravano troppo ubbriachi per continuare a suonare, balzarono in piedi, afferrarono i loro strumenti, e, arrampicatisi sulla tavola, intonarono, tutti d’accordo, un’impetuo-