Pagina:Poe - Racconti grotteschi, Milano, Sonzogno, 1928.pdf/113

della dolcezza era in uso, allora, e gli ammalati erano in libertà. Essi si comportavano notevolmente bene, tanto che ogni persona assennata avrebbe potuto trarre, da un contegno tanto saggio, la prova che fra quei galantuomini doveva essere in preparazione qualche diabolica impresa. E infatti, una mattina, i guardiani si trovarono tutti legati ai polsi e ai piedi, e vennero gettati nelle celle, dove vennero sorvegliati come pazzi dai pazzi stessi, che avevano usurpate le mansioni dei guardiani!

— Ah! che cosa mi raccontate?! Non sentii mai parlare di una simile assurdità!

— Proprio così! Tutto ciò che vi ho detto avvenne per causa di un imbecille, anzi di un pazzo, che s’era cacciato in mente di avere inventato il miglior sistema di governo che si fosse mai immaginato: governo di pazzi, naturalmente. Egli desiderava, suppongo, fare una prova della sua invenzione, e riuscì a persuadere gli altri ammalati ad unirglisi in una cospirazione per rovesciare il potere regnante.

— E realizzò il suo disegno?

— Perfettamente! I custodi e i custoditi si scambiarono le loro parti rispettive, ma con la differenza, abbastanza importante, che i pazzi erano stati liberati, e invece i loro sorveglianti vennero subito rinchiusi e trattati, mi duole confessarlo, con modi alquanto bruschi.

— Ma certo si verificò prontamente una con-