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ranza dei pazzi è sempre composta di persone del sesso gentile.
― Generalmente, è così. Ma non sempre. Da qualche tempo, avevamo qui ventisette amma lati, non meno di diciotto dei quali erano donne. Ma le cose, come vedete, sono molto cambiate.
— Sì..., molto cambiate, come vedete! — interruppe il signore che aveva presa a calci la signorina Laplace.
— Sì..., le cose sono molto cambiate! — ripeterono in coro tutti gli altri.
— Silenzio!... Tenete ferma la lingua!... Tutti!... — gridò il mio anfitrione, in un accesso di collera.
Allora tutta l’assemblea, per circa un minuto, rimase assolutamente muta. Vi fu anzi una signora che obbedì letteralmente al signor Maillard, e cioè, messa fuori la lingua — una lingua, d’altronde, straordinariamente lunga — se la strinse fra le mani, e così la tenne, con molta rassegnazione, fino alla fine del convito.
— E quella signora — dissi a Maillard, chi nandomi verso di lui e parlandogli sottovoce — e quell’ottima signora che parlava poc’anzi e ci lanciava il suo chicchirichì, è inoffensiva, suppongo... assolutamente inoffensiva, non è vero?
— Inoffensiva?! — esclamò il direttore, con una sorpresa certo non finta. — Come?! Che cosa volete dire?
— È soltanto leggermente colpita, insomma...