Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
stesso. Piroettare per ore intere, su un tacco solo, a questo modo... guardate!... Così!
Allora, l’amico che egli aveva interrotto un momento prima, con un avvertimento bisbigliato all’orecchio, gli contraccambiò il servizio, e tanto bastò perchè egli tacesse subito e ricadesse immobile sulla sua sedia.
— Ma dunque — gridò una vecchia signora, con voce squillante — quel vostro Boulard era un pazzo... e un pazzo molto stupido, anzi!... Infatti — permettetemi di domandarvelo — chi udì mai parlare di una trottola umana? La cosa è assurda! La signora Joyeuse era una persona più assennata, come sapete... Aveva ella pure la sua fissazione, ma una fissazione ispirata al senso comune e che dava piacere a tutti! Quella signora aveva scoperto, dopo matura riflessione, di essere stata accidentalmente trasformata in un galletto. Ma, come galletto, si comportava normalmente. Sbatteva le ali, così, così, con uno sforzo ammirabile! E il suo canto, poi, era delizioso! Chi... i... i... i... chiri... chi... i... i...!
— Signora Joyeuse! vi prego di moderarvi! — interruppe il nostro ospite, con collera. — Se non volete avere un contegno decente, da vera signora, potete allontanarvi subito da questa tavola. Scegliete!
La signora (che fui stupitissimo di sentir chiamare signora Joyeuse, dopo la descrizione della signora Joyeuse fatta da lei stessa) arrossì fino