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pida America — e quando arrivò qui egli ebbe uno stupidissimo, un estremamente stupido figlio; a quanto mi si disse, poichè io non ho ancora avuto le plaisir di incontrarlo, nè io nè la mia compagna, Madame Stéphanie Lalande. Si chiama Napoleone Bonaparte Froissart, e suppongo che anche questo, secondo voi, non sia un nome molto rispettabile».

Non so se la lunghezza o l’indole di questo discorso, ebbe l’effetto di far montare la Signora Simpson a un grado di passione veramente straordinario; e non appena ebbe finito di parlare, saltò dalla sua seggiola con un gran balzo, come fosse posseduta dalle streghe, lasciando cadere a terra un intero universo di imbottiture. Non appena fu ritta in piedi, si diede a digrignar le gengive, a mulinare le braccia, a rimboccarsi le maniche, ad agitarmi i pugni in faccia, e terminò collo strapparsi dal capo la cuffia unitamente a un’immensa parruca dei più belli e pregevoli capelli neri, scaraventando tutta questa roba a terra con un urlo spaventoso, calpestandola e ballandovi sopra un fandango indemoniato in un’assoluta estasi agonica di rabbia. Nello stesso tempo io sprofondavo annichilito nella seggiola da lei abbandonata. «Moissart et Voissart!» ripetevo, meditabondo, mentre ella faceva una delle sue ca-