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capace di un’azione bassa». E così ogni «gentiluomo» che si presenti sulla scena con un carattere cordiale, espansivo e gioviale, è perfettamente sicuro di esser chiamato «Carlo».

Ora, «il vecchio Carletto Goodfellow» sebbene non avesse preso dimora in Rattlesborough da più di un sei mesi, e sebbene nessuno sapesse nulla di lui prima che venisse a stabilirsi nel vicinato, non aveva trovato alcuna difficoltà al mondo nel fare la conoscenza di tutte le persone rispettabili del paese. Non uno di loro che in qualsiasi momento non fosse disposto ad accettare la sua parola per un migliaio di dollari; e quanto alle donne, non c’è modo di dire che cosa mai non avrebbero fatto per fargli piacere. E tutto questo proveniva dal fatto che era stato battezzato Carlo, e che possedeva, di conseguenza, quella faccia dabbene che è proverbialmente «la migliore lettera di raccomandazione».

Ho già detto che il Sig. Shuttleworthy era uno dei più rispettabili, e senza dubbio il più ricco, tra i cittadini di Rattles., e che «il vecchio Carletto Goodfellow» era con lui in rapporti così intimi come si fosse trattato di un suo fratello. I due vecchi gentiluomini erano vicini di porta, e sebbene il Sig. Shuttleworthy visitasse raramente, anzi quasi mai, il «vecchio