Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/146

dovrebbe mancare di essere uno degli elementi del giudizio. Eppure potreste forse citarmi un solo scrittore di cose di governo che abbia mai creduto che potesse valer la pena di prendere in considerazione questo aspetto della questione?» Qui egli si arrestò un momento, s’avvicinò a uno scaffale, e ne trasse uno dei soliti manualetti di storia naturale chiedendomi quindi di scambiar posto con lui, per permettergli di distinguer meglio i minuti caratteri del volume, egli occupò la mia poltrona vicion alla finestra, e, aprendo il libro, riprese il discorso nello stesso tono di prima:

Non fosse stata la vostra estrema minuzia,» mi disse, «nel descrivermi il mostro, non avrei mai potuto dimostrarvi di cosa si tratta in realtà. Ma in primo luogo, permettete che io legga questa descrizione fatta per gli scolaretti, del genere Sphinx, famiglia delle Crepusculariae, ordine dei Lepidoptera, classe degli Insecta o insetti. Ecco la descrizione: «Quattro ali membranose coperte di piccole scaglie dall’apparenza metallica; muso a forma di proboscide arrotolata, risultante da un prolungamento delle mascelle; sui lati delle quali si trovano dei rudimenti di mandibole e di antenne villose; ali inferiori collegate alle superiori da un pelo rigido; antenne a forma di clava allun-