Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/106


glimento che vi si trova, se non del tutto inesatto, sin dove arriva, ha tuttavia il grave difetto di arrestarsi a mezzo della storia.

Per informazioni complete su questo interessante soggetto, devo rimandare il lettore curioso all’Isitsoornot stesso; ma nello stesso tempo, mi si vorrà scusare se pubblico un riassunto di quanto vi ho scoperto.

Ci si ricorderà che, nella versione usuale, un certo monarca, essendo per buone ragioni geloso della sua regina, non soltanto la mette a morte, ma fa un voto, per la sua barba e pel profeta, di sposare ogni notte la più bella vergine dei suoi domini, e di consegnarla al boia il mattino successivo.

Avendo per molti anni adempiuto al suo voto in modo letterale, e con una religiosa puntualità e metodo che gli conferirono un grande credito quale uomo di sentimento devoto e di eccellente buon senso, egli fu interrotto un pomeriggio (senza dubbio mentre stava pregando) da una visita del suo Gran Visir, alla cui figlia, sembra, era venuta un’idea.

Il nome di costei era Sherazade, e la sua idea, di redimere il paese dalla imposta spopolatrice delle sue bellezze, o di morire nell’impresa secondo il conosciuto costume di tutte le eroine.

Di conseguenza, e sebbene non ci risulti che