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EUREKA 8o implicato nella supposizione che egli stesso — per quanto angelico.sia — non venga subito gettato nel nulla e schiacciato da questa smisurata massa di materia che gira impetuosamente proprio davanti ai suoi occhi, con una velocità tanto indicibile ? A questo punto, tuttavia, mi pare conveniente osservare che, in realtà, noi non abbiamo parlato comparativamente che di inezie. Il nostro Sole — l'orbe centrale che dirige il sistema a cui appartiene Giove — è non solo maggiore di Giove, ma maggiore assai di tutti i pianeti del sistema presi insieme. Questo fatto è veramente una condizione essenziale della stabilità del sistema stesso. 11 diametro di Giove, si è già detto, è di 86 000 miglia — quello del Sole è di 882 000 miglia. Un abitante del Sole che percorresse novanta miglia al giorno, dovrebbe seguire il grande circolo della sua circonferenza per più di ottant’anni. Esso occupa uno spazio cubico di 081 quadrilioni e 472 trilioni di miglia. La Luna, come si è già stabilito, gira intorno alla Terra, ad una distanza di 237 000 miglia — in un’orbita, conseguentemente, di quasi un milione e mezzo. Ora se il Sole fosse messo sulla Terra, centro sopra centro, il corpo del primo si estenderebbe in ogni direzione, non solo fino alla linea dell'orbita della Luna, ma più in là ancora ad una distanza di 200 000 miglia. E qui, una volta ancora, lasciatemi dire che, in realtà, noi non abbiamo fino ad ora parlato comparativamente che d’inezie. La distanza del pianeta Nettuno dal Sole è stata stabilita a 2800 milioni di miglia: la circonferenza della suà orbita, quindi, è di 17 bilioni circa. Ricordiamoci bene di ciò quando noi guardiamo qualcuna delle più brillanti stelle. Fra questa stella e quella del nostro sistema (il Sole), vi è un tale abisso di spazio che sarebbe necessaria la lingua di un arcangelo per darne un’idea. Dunque la stella, sulla quale supponiamo di aver gettato uno sguardo, è una cosa affatto separata dal nostro sistema e dal nostro Sole o stella: pure, per ora. imaginiamola messa sul nostro Sole, centro sopra centro, come appunto or ora imaginavamo che il Sole stesso fosse situato sulla Terra. Imaginiamoci ora che la stella particolare, che abbiamo in mente, si estenda in ogni direzione oltre l’orbita di Mercurio — di Venere — della Terra: —sempre avanti oltre le orbite di Marte — di Giove — di Urano — finché, finalmente, noi imaginiamo che riempia il circolo — di diciassette bilioni di miglia di circonferenza — che descrive nel suo giro di rivoluzione il pianeta di Leverrier. Quando noi avremo concepito tutto ciò, noi non avremo concepito nessuna idea stravagante. Vi sono le migliori ragioni per credere che molte stelle sono ancora molto più grandi di quella che abbiamo imaginato Intendo dire che abbiamo la migliore base empirica per tale