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EUREKA 5? possibilità di comprendere lo Spazio riempito dagli atomi irradiati — cioè, ammettendo, come meglio possiamo, per amor dell'argomento, che la successione degli atomi irradiati non avesse assolutamente una fine — allora è sufficientemente chiaro che anche se la Volontà Divina si fosse ritirata da essi, e cosi la tendenza a ritornare all’Unità avesse avuto il permesso (astrattamente) di essere soddisfatta, questo permesso sarebbe stato futile e nullo — praticamente senza valore e di nessun effetto qualsiasi. Non avrebbe potuto aver luogo nessuna Reazione; nessun movimento verso l’Unità avrebbe potuto compiersi; non si avrebbe potuto ottenere alcuna Legge di Gravitazione. Mi spiego: — Accordate che la tendenza astratta di un atomo qualunque verso un altro atomo qualunque sia l'inevitabile risultato della diffusione dell’Unità normale — o, ciò che è la stessa cosa, ammettete che un dato atomo qualunque si proponga di muovere in una data direzione — è ehiaro che, giacché vi è un’ infinità di atomi da tutti i lati dell'atomo che si propone di muovere, è chiaro, dico, che non possa mai realmente muoversi nella direzione data verso la soddisfazione della sua tendenza, a cagione di una tendenza precisamente uguale e controbilanciante nella direzione diametralmente opposta. In altre parole, vi sono esattamente tante tendenze all’Unità dietro all atomo esitante, quante ve ne sono davanti; perchè è una pura sciocchezza il dire che una linea infinita è più lunga o più corta di un’altra linea infinita, o che un numero infinito è maggiore o minore di un altro numero che è infinito. Cosi l’atomo in questione deve rimanere eternamente stazionario. Nelle impossibili circostanze, che noi abbiamo semplice- mente tentato di concepire, per amore dell’argomento, non vi avrebbe potuto essere alcuna aggregazione di Materia — alcuna stella — alcun mondo — nientre altro che un Universo perpetuamente atomico e incoerente. Di fatto, comunque si voglia considerare la cosa, tutta quanta l’idea di una Materia illimitata è non solo insostenibile, ma impossibile ed assurda. Considerando, tuttavia, una sfera di atomi, noi osserviamo subito una tendenza all’unione che può essere soddisfatta. Il risultato generale della tendenza di ogni atomo verso ogni altro atomo, essendo una tendenza di tutti al centro, il processo generale della condensazione o avvicinamento comincia immediatamente, per un movimento comune e simultaneo al ritirarsi della Divina Volontà, essendo ravvicinamento individuale o coalescenza — non coalizione — di atomo con atomo soggetto ad infinite variazioni di tempo, di grado e di condizione, a cagione dell’eccessiva molteplicità di rapporti che sorgono tanto dalle differenze di forma, che caratterizzavano gli atomi al momento in cui lasciavano la