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ho raggiunto non empiricamente. Io sostengo che Io scopo dell’influenza repulsiva è quello di prevenire l’immediata Unità tra gli atomi diffusi; e questi atomi sono rappresentati come differenti gli uni dagli altri. La differenza è il loro carattere — la loro essenzialità — appunto come la non-differenza era l’essenzialità del loro movimento. Quando noi diciamo dunque che un tentativo per riunire due qualunque di questi atomi cagionerebbe uno sforzo, per parte dell’influenza repulsiva, per impedire il contatto, noi possiamo servirci ugualmente della sentenza esattamente convertibile, che il tentativo di riunire due differenze qualunque farà risultare uno sviluppo di elettricità. Tutti i corpi esistenti sono, senza dubbio, composti di questi atomi in prossimo contatto, e perciò devono essere considerati come semplici riunioni di differenze più o meno numerose; e la resistenza fatta dallo spirito di repulsione per riunire due di tali gruppi, sarebbe in ragione delle due somme di differenze in ciascuna — un’espressione riducibile a questa equivalente: — La quantità di elettricità sviluppata al contatto di due corpi è proporzionata alla differenza fra le rispettive somme degli atomi di cui i corpi sono composti. Che non vi siano due corpi assolutamente uguali, è un semplice corollario che risulta da tutto ciò che si è detto fin qui. Quindi l’elettricità, sempre esistente, si sviluppa sempre da qualunque corpo, ma si manifesta solamente quando dei corpi di un’apprezzabile differenza sono portati in prossimità.

Noi possiamo aver ragione di attribuire all’elettricità — continuando per ora a chiamarla così — i diversi fenomeni fisici di luce, calore e magnetismo; ma saremo molto meno esposti ad errare attribuendo a questo principio esattamente spirituale i più importanti fenomeni della vitalità, della coscienza e del Pensiero. Su questo argomento, però, io devo fermarmi, soltanto per notare che questi fenomeni, tanto se sono osservati in generale, quanto in particolare, sembra che accadano almeno in ragione dell’eterogeneità.

Ora, lasciando da parte i due termini equivoci «gravitazione» ed «elettricità», adottiamo le espressioni più definite «attrazione» e «repulsione». La prima è il corpo, la seconda l’anima: Luna è il principio materiale, l’altra il principio spirituale dell’Universo. Non esistono altri principî oltre a questi. Tutti i fenomeni si riferiscono o all’uno o all’altro o ad entrambi combinati. È così rigorosamente vero, così perfettamente dimostrabile che l’attrazione e la repulsione sono le sole proprietà per mezzo delle quali noi ve diamo l’Universo — per mezzo delle quali, in altre parole, la Materia si manifesta alla nostra mente — che, per tutti questi fatti puramente dimostrabili, noi abbiamo pienamente il diritto di dichiarare che la materia esiste solamente come